07/06/2010

RASSEGNA STAMPA

(Daniele Pagnutti) La notizia era nell'aria e per la verità non è ancora ufficiale, ma è ormai sicuro che la pallacanestro Gattamelata rivedrà programmi e ambizioni e che la rincorsa alla promozione in A dilettanti è come minimo rinviata a tempi migliori, se mai questi torneranno.
      Il general manager Roberto Bosello annuncia che sarà allestita una squadra per valorizzare i giovani (in questo senso è stato fatto un accordo con la società di Fossò, il Basket Riviera), ma precisa subito che non sta sbaraccando. «Faremo una rosa per restare nella categoria, anche se siamo in attesa di sapere quali scelte di riforma dei campionati farà la Fip. Comunque posso già dire che sono confermati il play Ricky Serena, la guardia Luca Zanovello e il lungo Giulio Sartori; da rivedere a vario titolo le posizioni di Gobbo, Pigato e Somvi».
      Il dirigente padovano fa una pausa e aggiunge: «Prendo atto che Cagnin vuole ridurre il suo impegno e chiede di giocare un altro anno, ma partendo dalla panchina. Per Marini e Volpato non abbiamo ancora deciso niente, ma molto dipenderà dal budget e dal tipo di campionato che andremo a giocare. Lo stesso discorso vale anche per Buttinoni, il cui parametro è piuttosto oneroso (7mila euro, ndr)». Fuori dai giochi è dunque Ortolan, il cui posto verrà preso da un giovane.
      Non deve però ingannare il possibilismo di Bosello sui nomi di Marini e Volpato: le loro probabilità di giocare in una squadra che deve "valorizzare i giovani" sembrano praticamente nulle. Forse il dirigente si riserva il bon ton di comunicare personalmente ai due la fine della storia.
      Anche sul coach della prossima stagione c'è una incertezza di fondo: non è chiaro se Daniele Rubini resterà sulla panchina della Gattamelata, perché né società, né tecnico hanno ancora deciso. Ma è certo che nel caso di mancato accordo, sarà Alberto Anselmi (vice quest'anno) ad assumere il bastone del comando.
      Molti dei programmi societari sono legati alla riforma dei campionati dilettanti: se passa la riduzione a 24 squadre della serie A, ci sarà un effetto a cascata sulla serie B, dove salvarsi diventerebbe particolarmente difficile. Bosello preferirebbe risparmiare e scendere di categoria piuttosto che fare follie e rischiare egualmente la retrocessione.
      È una svolta radicale, un taglio netto con le scelte ambiziose dell'estate 2006, quando si è allestito una squadra per il salto dalla C1 alla B2 e poi si tenne sempre competitivo il livello tecnico del roster, come i risultati stanno lì a dimostrare: tre regular season vinte e la serie A sfiorata l'anno scorso contro Verona.
      L'abbinamento con Triveneta ha avuto un ruolo importante, è stato anzi determinante per alimentare certe ambizioni, ma ora sembra avere i giorni contati. Il silenzio prolungato dello sponsor, la sua assenza pubblica perfino nelle gare di play off potrebbero essere un segnale inequivocabile, eppure non si può dire con certezza che il matrimonio sia finito, se non altro perché il network non ha mai mostrato un vero amore per il mondo del basket, quindi l'attuale mancanza di esternazioni non ha necessariamente un significato negativo.
      Il freddo però si sente e pensando al futuro del basket padovano fa venire i brividi