Lunedì

13 Febbraio 2012

Edizione Padova

pag. XX

 

 

QUI FILA SAN MARTINO Terzo posto mantenuto nonostante il rinvio del match con Borgotaro

«Possiamo fare molto di più»

Martina Sandri lancia la carica: «Il nostro gruppo
ha le potenzialità, lasciando stare le individualità»


Il rinvio della sfida con Borgotaro non ha influito sulla classifica del Fila, che anche senza giocare è rimasto al terzo posto a due punti dalla vetta. È innegabile che le Lupe stiano disputando una stagione di grande livello, ma all'interno della squadra non ci si accontenta, anzi si punta ancora più in alto. «Secondo me si potrebbe fare molto di più - spiega convinta la 23enne ala Martina Sandri - Il nostro gruppo ne ha le potenzialità, anche se dobbiamo essere brave a lasciare da parte le individualità, perché è quando giochiamo di squadra che facciamo vedere di cosa siamo realmente capaci».
      L'atleta vicentina è la top scorer delle giallonere con 10.6 punti di media, sebbene negli ultimi due mesi le sue cifre siano un po’ calate, complice una certa difficoltà nel gestire i falli. E anche dal punto di vista personale, la stagione è vista con occhio critico: «Per ora non sono soddisfatta. Vorrei fare di più, anche se non sono ancora riuscita a capire bene quale sia il problema. In ogni caso la squadra è più importante, e finché si vince va bene così».
      Cresciuta nel Famila Schio, dopo un biennio ricco di soddisfazioni a Lucca (migliore giocatrice di A2 nel 2010, promozione in A1 e qualche convocazione in nazionale), l'estate scorsa Sandri è arrivata a San Martino di Lupari dopo un lungo corteggiamento. «Volevo fare un anno un po’ più tranquillo, in una squadra senza grosse pressioni, e in più ho potuto avvicinarmi a casa. Qui ho trovato un bell'ambiente, con le compagne ci siamo prese subito nonostante entrassi in un gruppo che gioca insieme da anni». Per lei anche un ruolo da istruttrice di minibasket: «È un'esperienza che mi dà un sacco di carica anche quando gioco. I bambini sono sempre pronti a salutarti quando entri in palestra e ad abbracciarti a fine partita, e questo basta a rendermi felice».