Lunedì

30 Gennaio 2012

Edizione Padova

pag. XXXIII

 

 

 

DIVISIONE NAZIONALE C La squadra di Rebellato nonostante le assenze sfodera una prova incisiva

Limena, vittoria che vale doppio

Broetto Virtus, niente da fare in terra bolognese
Settima sconfitta consecutiva per il Padova 1931


SAN LAZZARO DI SAVENA   98
BROETTO VIRTUS                84

SAN LAZZARO: Lollini 11, Maccaferri 12, Saccardin 21, Tassinari 3, Rambelli 11, Lollini 11, Rossi 11, Verardi 3, Gianasi 26, Sgorbati. All. Bettazzi (tl 21/25).
BROETTO VIRTUS: Pressanto 5, Sabbadin 15, Mancini 17, Zonta 3, Di Marco 11, Taffara, Romeres ne, Guevarra, Sorgente 20, Braggion 13. All. Benetollo (tl 17/21).
Arbitri: Bonetti e Toffanin.
Parziali: 22-18, 58-33; 77-58.

     
 
(g.pell.) Seconda trasferta consecutiva e secondo ko in terra bolognese per la Broetto Virtus. La formazione di Maurizio Benetollo, ieri sera in un orario abbastanza insolito (con la palla a due alzata alle 20.30), ha dovuto cedere le armi sul campo del San Lazzaro di Savena che era stato battuto all'andata.
      I neroverdi, nonostante fossero tornati al completo grazie al rientro di Pressanto (il loro rinforzo estivo), si sono sciolti letteralmente. Da questo punto di vista, fin troppo eloquente il parziale di 36 a 15 subìto nel secondo quarto. Un quarto nel quale, colmato con la tripla di Sabbadin quasi completamente il solco venutosi a creare già sul finire della frazione precedente (27-25 al 12' dopo essere stati sul 22-12), hanno subìto due micidiali parziali ravvicinati dai padroni di casa: prima un 12-0 che li riportava avanti e poi un 10-0 tutto nell'ultimo minuto che aveva il potere di tagliare le gambe a capitan Mancini e compagni. Nella ripresa di fatto non c’è più stata storia.
      Di questi tempi magri, infatti, praticamente impossibile per la Virtus sperare di vincere gare sull'onda di chi segna di più: se i neroverdi sono andati con cinque giocatori in doppia cifra, con Sorgente migliore in campo (20 punti, 6 rimbalzi e 4 recuperi), San Lazzaro ha chiuso addirittura con sette (tra questi, incontenibili i due "piccoli" Gianasi e Saccardin, con 26 e 21 punti rispettivamente).

 

ITEL LIMENA           59
GEMINI VENEZIA    56

PALLACANESTRO LIMENA: Vit 10, Schievano, Tasca 14, Nanti 7, Volpato 13, Boldini ne, Ortolan 3, Lovisetto 2, Padovan ne, Meggiato 10. All. Rebellato (tl 9/14).
POOL VENEZIA: Cossa 13, Donadon, Pinzan ne, Zatta 12, Franceschin 7, Vianello 5, Gasparello, Pedron ne, Sartor 14, Blaskovic 5. All. Ferraboschi (tl 20/29).
Arbitri: Latini di Argenta e Azami di Bologna.
Parziali: 16-12, 28-29, 45-40.

(d.p.) L’Itel coglie una vittoria importantissima e resta agganciata al treno play off. Pur priva di Fagiuoli (per lui si teme un’infrazione della tibia e almeno un mese di stop) e con Ortolan acciaccato per una distorsione rimediata durante il riscaldamento, Limena supera la Gemini, altra squadra che in quanto a infortuni non si è fatta mancare niente quest’anno e che però sabato si è presentata all’Ilaria Alpi a pieno organico.
      Ciò nonostante l’Itel inizia molto bene, con i canestri del rientrante Vit e di Tasca va sul 16-8, poi però subisce una mini rimonta nel finale di quarto e chiude i primi 10’ sul +4. Nella seconda frazione i veneziani trovano un maggiore equilibrio, però è sempre Limena a trovare i canestri giusti e arriva al 26-20 (18’); ma prima del riposo la Gemini ha una fiammata e piazza un parziale di 9-0 che ribalta il punteggio all’intervallo.
      Il terzo quarto è il tallone d’Achille dei gialloblù durante la stagione, ma questa volta il quintetto di Rebellato gioca con grande concentrazione e fa il break, tanto che al 26’ conduce 43-34. Segue una fase di tanti errori e confusione della quale Venezia approfitta per ridurre il gap e chiudere a -5 il periodo. Nell’ultima frazione la Gemini si difende a zona e mette in difficoltà l’Itel, che infatti cede terreno; al 37’ arriva il sorpasso (49-50), ma Tasca e Volpato tengono a galla la barca; e sul 54-54 arriva la tripla di Nanti che restituisce l’inerzia a Limena e infine porta alla sofferta ma meritata vittoria.

 

SIGMA IMOLA    73

PADOVA 1931    64

VIRTUS IMOLA: De Pascale 4, Romboli 16, Curcio 5, Di Placido, Righini 2, Di Cillo ne, Zudetich 12, Guglielmo 7, Francescon 3, Porcellini 24. All. Zarifi (tl 21/26).
BASKET PADOVA: Marra 5, Valenti 6, Righetti 13, Crestani 16, Corradini 5, Rubin, Fortunati, Mussolin 16, Lazzaro 3, Donà ne. All. Tarquini (tl 8/10).
Arbitri: Ciregna di Piacenza e Meloni di Salsomaggiore.
Parziali: 12-13, 32-28, 51-54.

     
 
(d.p.) Settima sconfitta consecutiva per il Padova 1931, aggravata dal successo esterno di Forlì a Ozzano che rende ancora più precaria la posizione in classifica dei biancorossi, i quali domenica dovranno cercare a tutti i costi una vittoria con il forte San Lazzaro (andata 82-66 per i bolognesi).
      Ciò nonostante, si è vista una squadra ben diversa da quella che aveva perso malissimo la sfida con San Bonifacio: questa volta il quintetto di Tarquini se l’è giocata fino in fondo con una buona prestazione difensiva, anche se continuano le note dolenti in attacco, dove le bocche da fuoco designate continuano ad avere la mano fredda: Crestani 6/17, Mussolin 5/15, Corradini 2/9.
      Assente Sartori per i suoi eterni acciacchi (anche questa volta è la schiena a bloccarlo), Tarquini ha chiesto ai suoi maggiore applicazione tecnica e agonistica in fase di non possesso. Ha ottenuto ciò che voleva, peccato che gli arbitri abbiano avuto il fischietto facile con Padova, che anche in questa occasione è stata maltrattata: 14 falli a favore e 23 contro, con un gap ancora più pesante dalla lunetta (10 tiri liberi contro 26).
      Padova è rimasta in partita fino al 35’ (59-59), poi Porcellini, Zudetich e Romboli hanno fatto la differenza con un parziale di 14-5 per chiudere il match. Un solo rammarico: questa squadra in ottobre era battibile, ma si ricorderà che la gara al San Lazzaro non fu disputata per una scandalosa decisione arbitrale.