Lunedì

31 Ottobre 2011

Edizione Padova

pag. XXXIV

 BASKET DIVISIONE NAZIONALE C

Sconfitte casalinghe per Broetto Virtus e Borgo San Marco Cittadella

Padova 1931, ecco il primo sorriso

Supera il Bakery Cortemaggiore di Boni (36 punti). L’Itel Limena beffata da Pordenone sulla sirena


BROETTO VIRTUS: Zonta 6, Pressanto, Sabbadin 11, Cominato 11, Braggion 5, Sorgente 4, Mancini 18, Guevarra, Taffara 2, Romeres ne. All. Benetollo (tl 10/14).
      IMOLA: Zudetich 7, Porcellini 32, Romboli 3, Curcio, Guglielmo 4, Francesconi 3, Dalpozzo 6, Righini 4, De Pascale 5, Pirazzini. All. Zarifi (tl 19/24).
      Arbitri: Ravagnan di Chioggia e Bergamin di Noale.
      Parziali: 14-14, 31-36; 40-51.
     
 
(g.pell.) La Broetto Virtus sta conoscendo sulla sua pelle quanto competitivo sia il girone D di DNC. E di come non permetta il lusso di "regalare" giocatori (domenica l’altra capitan Mancini, questa volta Pressanto rimasto a secco). La squadra di Maurizio Benetollo, sabato sera a Rubano, è stata sconfitta da un Imola ancora imbattuto e capolista virtuale.
      Gli ospiti, sospinti dall'all-around Porcellini secondo marcatore del girone (e migliore della gara con 32), sono partiti forte portandosi 8-2. La Broetto però si è riorganizzata subito passando in vantaggio 11-10. Da qui la gara è proseguita in parità fino al 15'; l'ultimo vantaggio dei neroverdi, che hanno chiuso con tre giocatori in doppia cifra (Mancini 18, Sabbadin e Cominato 11), sul 22-20 a 4'30" dalla fine del primo tempo. I romagnoli, tentato un primo allungo (32-26) rintuzzato dai padroni di casa, grazie al break proprio nell'ultimo minuto sono andati negli spogliatoi a +5.
      Nella ripresa, dopo l'inizio al rilento (4-2 in 5' per la Broetto), hanno tenuto sempre l'andatura: +9 sul 44-35. Il nuovo, ultimo acuto virtussino a inizio ultimo quarto (8-0 per il 48-51 a 7'30"), aveva il potere di illudere i tifosi. Ma l'immediato contro-break imolese di pari entità, tutto griffato Porcellini, ha chiuso ogni discorso. A due minuti dalla sirena, infatti, la Broetto era ancora a -4; di più, francamente, non riusciva.

BASKET CITTADELLA: Baracchini 3, Pegoraro 14, Gobbo, Bertaggia 5, Zandonà 9, Beda 2, Bonamigo 14, D'Onofrio 6, Spader 5, Basso 13. All. Augusti (tl 12/19).
      SAN VENDEMIANO: Gherardini 12, Lena 7, Simoni 4, Pagotto 2, Pavan 8, Pin Dal Pos 10, Vianello 2, Campodall'Orto, Carpi 16, Brugnera 24. All. Torazza (tl 18/28).
      Arbitri: Perabò di Udine e Rivron di Gorizia.
      Parziali: 23-23, 44-45, 55-69.
      
(r.a.) Non riesce ancora a decollare il campionato del Borgo San Marco, alla quinta sconfitta in altrettante partite. Con la forte San Vendemiano i gialloblù hanno disputato un ottimo primo tempo, confermando i passi avanti fatti vedere già a Oderzo, ma poi un black out nel terzo quarto ha vanificato tutto.
      Partono bene Pegoraro e compagni (12-5 al 4'), e se gli ospiti inizialmente rimangono in partita lo devono soprattutto a uno stratosferico Brugnera, che chiuderà il primo tempo a quota 21 punti (alla fine per lui anche 11 rimbalzi e 40 di valutazione). L'incontro è equilibratissimo, tra il 6' e il 20' non c'è mai più di un possesso di distanza tra le due squadre. Al rientro dagli spogliatoi, però, si decide il match: Gherardini (7 assist) guida i suoi a un immediato break di 10-2, i padroni di casa vanno in confusione e sprecano tanti palloni in attacco, concedendo canestri facili in contropiede. In un attimo San Vendemiano è a +14 (50-64 al 27'), e di fatto la gara finisce qui.
      Nel dopopartita, qualora ce ne fosse stato bisogno, la società ha ribadito la piena fiducia nei confronti dell'allenatore. D'altra parte in questo avvio gli alibi non sono mancati, dagli acciacchi al calendario, che finora ha proposto solo avversarie che stanno nella parte alta della classifica. Verranno tempi migliori, ma intanto è imperativo rompere il ghiaccio al più presto.

PADOVA: Pasqualin 13, Righetti 9, Crestani 8, Corradini 18, Sartori 6, Rubin, Fortunati, Spezzamonte, Mussolin 14, Lazzaro. All. Tarquini (tl 22/33)
ROVELETO: Roselli 4, D’Affuso 6, Angiolini 14, Antozzi ne, D. Valla ne, Pirolo, Zanatta 3, Boni 36, A. Villa, Giudici 2. All. Petitti (tl 24/30).
      Arbitri: Cunico e Urpi.
      Parziali: 21-18, 36-29, 52-49.
     
 
(d.p.) Pur in affanno di fronte alla maestà di Supermario Boni (36 punti, 10/19 dal campo, 14/17 ai liberi, 13 falli subiti!), questa volta Padova non si fa sfuggire la gara di mano e conquista finalmente il primo successo della sua breve storia. Una vittoria meritata e importantissima perché evita una possibile crisi di fiducia e fa capire che la squadra c’è e ha le qualità sufficienti per salvarsi.
      Fin dalle prime battute si è capito il disegno tattico di Tarquini: impossibile fermare Boni, quindi pressione difensiva feroce sugli altri per ridurre Roveleto a un solo terminale; e bisogna fare i complimenti al coach bolognese, perché è andata proprio così.
      Padova si porta subito 12-3, poi però la Bakery rientra fino al 18 pari (9’); ma il quintetto biancorosso risponde con un parziale di 11-0 e poi mena le danze fino al +12 (33-21 al 15’). Prima del riposo Roveleto recupera qualcosa e chiude a -7.
      Dopo l’intervallo parte ancora forte Padova che arriva rapidamente al massimo vantaggio della gara (42-29 al 22’). Lo schema ospite è quello di dare la palla a Boni e affidarsi alle sue invenzioni; comunque nel terzo quarto si mette in luce anche Angiolini e la Bakery rimonta in progressione fino al -3 del 30’. Nell’ultimo quarto la gara resta in bilico fino al quinto fallo di Boni (39’), poi Crestani e compagni la fanno propria senza esitazioni.
      Lapidario il commento di Tarquini a fine gara: «Una partita che era più facile perdere che vincere, ma si è visto finalmente dare i primi frutti il processo di maturazione di una squadra giovane che può solo migliorare».

PALLACANESTRO LIMENA: Vit 25, Schievano 12, Tasca 8, Nanti 7, Volpato 19, Fagiuoli 3, Ortolan 13, Lovisetto 4, Padovan ne, Bozzonal ne. All. Rebellato (tl 15/19).
      PIENNE BASKET: Muner 2, Ughi, Galli 14, Colamarino 16, Bosco 9, Crespan 7, Moro 19, Bongobanda 12, Bovolenta, Varuzza 5. All. Romanin (tl 13/20).
      Arbitri: Guarino e Biondi di Trento.
      Parziali: 17-28, 41-48, 58-65.
     
 
(d.p.) Sconfitta-beffa per l’Itel che tanto somiglia a quelle dello scorso campionato: una bomba del lungo Franco Moro sulla sirena l’ha punita ben oltre i demeriti di una gara a corrente alternata, in cui la coppia arbitrale di Trento è stata duramente contestata in campo e sulle tribune. 
      Dopo una settimana sofferta, ma che almeno non ha dato brutte notizie sul fronte infortuni (Ortolan, Nanti), Limena ha approcciato male la partita con Pordenone, presentandosi molle e svagata. Ne ha approfittato senza indugi la Pienne, squadra dinamica che ha infilato i gialloblù in contropiede e raggiunto un impeccabile +11 alla fine del primo quarto.
      L’Itel ha dato segni di risveglio nel secondo periodo, nel corso del quale Ortolan ha finalmente cominciato a dirigere le operazioni e Vit ha mostrato di sapere anche lui giocare in contropiede; al riposo il quintetto di Rebellato aveva rosicchiato qualcosa, riducendo a -7 il deficit sui friulani.
      Nella terza frazione Moro e Colamarino hanno trascinato la Pienne, impedendo a Limena di avvicinarsi nel punteggio; proteste della panchina gialloblu per un fallo su Ortolan non sanzionato come antisportivo.
      E un paio di svarioni arbitrali su Ortolan e Nanti sono stati commessi anche nell’ultima frazione, ma comunque L’Itel è riuscita a effettuare il sorpasso al 38’ (78-77). Nel finale Nanti ha sbagliato un tiro libero e sul possesso successivo Moro ha abbattuto Limena con il tiro della disperazione.